Escursione
9. 10. 2024, Kulturni dom Nova Gorica (Nova Gorica) alle 18:00
Quest’anno il festival Omaggio a una visione dedica la sezione Escursione alla produzione cinematografica rumena con un focus sulle forme del cortometraggio. Il cinema rumeno, con qualche piccola eccezione come accadde nel caso delle animazioni di Ion Popescu-Gopo, rimase per lo più sconosciuto a gran parte del pubblico internazionale per tutto il ventesimo secolo. È poi all’inizio degli anni 2000 che alcuni novizi autori rumeni iniziano a emergere nel panorama festivaliero internazionale, grazie a una serie di piccole rivoluzioni del sistema produttivo rumeno.
Nel 2000 l’ONC – Oficiul Național al Cinematografiei (Ufficio nazionale per la cinematografia) viene trasformato in CNC – Centrul Național al Cinematografiei (Centro nazionale per la cinematografia), un’istituzione alle dipendenze del ministero della cultura1. Questo ente inizia a bandire dei concorsi biennali che danno grandi possibilità a coloro che vogliono iniziare a fare film. Gran parte dei finanziamenti continua però a rimanere nelle mani dei veterani del cinema nazionale. La svolta arriva nel 2002 quando un gruppo di registi firma una lettera nella quale vengono messi in luce gli aspetti più critici dell’operato del CNC e con la quale si chiede a quest’ultimo di garantire più finanziamenti per i progetti di laurea o indipendenti dei giovani registi rumeni. Negli stessi anni nel paese nascono diverse nuove società di produzione e aziende specializzate nel settore2. Questi cambiamenti creano un ambiente produttivo nel quale le storie di vita quotidiana di persone della Romania post-comunista iniziano a proliferare in un cinema che spesso, nonostante il suo forte realismo, viene condito da elementi ironici o surreali tipici della produzione letteraria e teatrale del paese3. I giovani registi rumeni di inizio anni 2000 iniziano così a entrare nella scena cinematografica internazionale vincendo svariati premi internazionali e dando così il via a quel fenomeno conosciuto come Noul val românesc (Nuova ondata rumena).
La produzione degli esponenti di questo fenomeno è incentrata sulle problematiche legate ai cambiamenti che hanno investito la società rumena dopo la caduta del comunismo. A questo proposito uno degli esempi più chiari è Zapping, cortometraggio del 2000 diretto da Cristian Mungiu e incentrato sulle problematiche della fruizione televisiva. La dittatura comunista, specie nella sua fase tarda, era stata punitiva nei confronti di questo medium; non è quindi un caso il fatto che in Romania «dopo il lungo digiuno imposto negli anni ’80, la fame di televisione era immensa»4. Nel corso degli anni ’90 il modello televisivo rumeno si sviluppa sempre di più fino ad assumere contorni simili ai modelli occidentali. Zapping porta sul grande schermo una riflessione dedicata a questi nuovi modelli grazie a un racconto incentrato su un uomo che, dopo aver esagerato con la pratica dello Zapping (cambiare canale in continuazione alla ricerca di un programma gradito), si trova assediato da un orwelliana polizia della televisione venuta per punirlo e costringerlo a lavorare per loro. Su un terreno simile nei temi, ma decisamente più realista nei modi, si muove anche Cătălin Mitulescu con il suo Trafic (Traffic), cortometraggio del 2003 che narra la storia di un uomo diretto a un incontro di lavoro che, mentre cerca di sopravvivere agli ingorghi del traffico, si ritrova a dover affrontare le sue tipiche disavventure quotidiane. L’opera, grazie all’espediente del cellulare del protagonista, riflette sulle possibilità e i limiti dei nuovi mezzi di comunicazione mettendo in campo una metafora sociale molto diffusa del ventunesimo secolo nella quale il cellulare, con la condivisione di messaggi e fotografie, si trasforma in un mezzo per trasmettere emozioni e sentimenti altrimenti difficili da esprimere5. Sempre nel 2003, stesso anno di Trafic (Traffic), esce anche Călătorie la oraș (A trip to the city), cortometraggio di Corneliu Porumboiu. Questo piccolo road-movie segue le disavventure di un giovane professore e di un autista che devono recarsi in città a ritirare un computer per la scuola del loro piccolo paese. Con quest’opera Porumboiu porta sul grande schermo le difficoltà delle zone rurali del paese in una chiave comica e ironica e non manca di criticare i diffusi riflessi celebrativi di carattere nazionalista che, invece di cercare di migliorare il presente, esaltano in maniera confusa il glorioso passato della nazione6. Oltre a Porumboiu, anche Radu Jude dedica i suoi primi lavori alle zone rurali del paese e alle difficoltà quotidiane che caratterizzano questi luoghi remoti. Nel 2006 esce infatti Lampa cu căciulă (The Tube with a Hat), cortometraggio che segue le rocambolesche disavventure di un padre e un figlio che devono recarsi in città per far riparare il loro televisore. La pellicola, oltre a mettere in luce le condizioni di forte povertà delle campagne del paese, indaga le problematiche dei rapporti tra genitori e figli e riflette su come queste relazioni vengano influenzate dall’accesso ai nuovi media7.
La sezione Escursione di quest’anno è però dedicata alla nuova generazione di autori rumeni che, come i loro predecessori della nuova ondata rumena, si stanno aprendo la strada nel circuito festivaliero internazionale. Grande spazio verrà concesso alle opere prodotte dall’UNATC (Università nazionale d’arte teatrale e cinematografica “I. L. Caragiale” – Bucarest). Le proiezioni inizieranno con Vreau să sparg sera (I Want to shatter the Greenhouse), il cortometraggio di laurea di Teona Galgoțiu, regista che ha sviluppato una produzione incentrata sulle relazioni famigliari e i traumi, temi che qui vengono esplorati sotto la lente degli abusi domestici. Teona Galgoțiu, che per Vreau să sparg sera (I Want to shatter the Greenhouse) ha vinto il premio Gopo nel 2023, sarà nostra ospite assieme a Andreea Chiper, anche lei giovane studentessa dell’UNATC. Andreea Chiper si occupa di cinema documentario e lo esplora nelle sue fome legate alla memoria e agli archivi. Il suo video saggio, Dansez şi eu la nunta părinţilor mei (Dancing at my parents’ wedding), accompagnerà il pubblico in un’indagine che vede la regista scavare nel passato dei suoi genitori scomponendo, ricomponendo e analizzando le immagini contenute nella cassetta del loro matrimonio. Verrà proiettato anche Degete de sticlă (Glass fingers), il cortometraggio animato di Alina Gheorghe ambientato in un mondo Rococò che racconta la storia di un’artista e della relazione con le sue opere, create usando la sua stessa carne. Oltre alle produzioni dell’UNATC verrà anche presentato il cortometraggio Cadoul de crăciun (The christmas gift) realizzato da Bogdan Mureşanu per Kinotopia con il supporto del CNC (Centro nazionale per la cinematografia della Romania). L’opera, al contempo realista e surreale, si immerge nel passato della Romania socialista mettendo in luce il clima psicotico che la dittatura aveva portato nel paese. Il cortometraggio in questione è stato uno dei punti di partenza per la realizzazione di Anul nou care n-a fost (The new year that never came), vincitore nella sezione Orizzonti alla mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2024.
Antonio Dagostin
Note
1. Dominique Nasta, Contemporary Romanian Cinema: The History of an Unexpected Miracle, Columbia University Press, New York 2013, p. 140
2. Ibidem
3. Ivi, p, 141
4. Lucian Boia, Strania istorie a comunismului românesc (şinefericitele ei consecinţe), Humanitas, Bucarest 2016, p. 194
5. Dominique Nasta, Contemporary Romanian Cinema: The History of an Unexpected Miracle, cit. p. 144
6. Ivi, p. 145
7. Ivi, p. 147
Film
Vreau să sparg sera / I Want to Shatter the Greenhouse
T. Galgoțiu, UNATC, 20 min, 2022
9. 10. 2024, Kulturni dom Nova Gorica (Nova Gorica) alle 18:00

Dansez şi eu la nunta părinţilor mei / Dancing at My Parents’ Wedding
A. Chiper, UNATC, 22 min, 2023
9. 10. 2024, Kulturni dom Nova Gorica (Nova Gorica) alle 18:00

Cadoul de crăciun / The Christmas Gift
B. Mureşanu, Kinotopia, 23 min, 2018
9. 10. 2024, Kulturni dom Nova Gorica (Nova Gorica) alle 18:00

Degete de sticlă / Glass Fingers
A. Ghoerghe, UNATC, 7 min, 2022
9. 10. 2024, Kulturni dom Nova Gorica (Nova Gorica) alle 18:00
